Come cancellare un protesto

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La procedura di protesto scatta quando viene emesso un assegno bancario che non ha una copertura nel conto corrente. Il titolare del conto, ritenuto responsabile di condotta negligente, viene inserito nel Registro dei protesti ed etichettato come “cattivo pagatore”.

Il Registro dei protesti contiene i dati relativi ai protesti per cinque anni dalla data della loro pubblicazione, fatte salve le cancellazioni avvenute dopo uno specifico iter.

Come cancellare un protesto

Per prima cosa il protestato deve pagare quanto dovuto al beneficiario dell’assegno. Una volta regolarizzato il pagamento, trascorso almeno un anno, è necessario essere riabilitati dal Presidente del Tribunale del luogo di residenza, il quale rilascerà il decreto da presentare all’ufficio protesti della Camera di Commercio territoriale per la definitiva cancellazione.

La richiesta di riabilitazione al presidente del tribunale deve contenere i dati anagrafici del protestato (cognome, nome, luogo e data di nascita e residenza) oltre alla copia di un documento di identità valido, allegando l’atto di protesto, l’originale dei titoli protestati (o dichiarazione del beneficiario che attesti l’avvenuto pagamento del debito), una visura aggiornata dei protesti intestata all’interessato e un certificato di residenza storico (solamente in caso di omonimia nella visura).

Ottenuto il decreto di riabilitazione, lo si presenta alla Camera di commercio della provincia di residenza con la richiesta di cancellazione del protesto redatta sull’apposito “modulo riabilitazione”. Entro 20 giorni la Camera di commercio effettuerà la cancellazione del protesto nel registro protesti e non si sarà più ritenuti cattivi pagatori.

In caso di diniego di riabilitazione da parte del presidente del tribunale, l’interessato può presentare ricorso in Corte d’Appello.

Cancellare un protesto: costi

La domanda di riabilitazione al tribunale deve essere presentata versando un contributo unificato di 98 euro, una marca da bollo da 27 euro per spese di notifica e un’altra marca da bollo da 11 euro per diritti di copia conforme.

Ogni tribunale potrebbe prevedere costi differenti, si consiglia pertanto di prendere visione direttamente sul sito del tribunale di residenza per conoscere tutte le spese.

Vedi anche i tempi di cancellazione dalle Centrali Rischi.