La clausola Floor è il tasso percentuale sotto il quale la rata di un mutuo non può scendere.
Da qualche anno molti istituti di credito hanno previsto la clausola Floor per tutelarsi contro il calo dei tassi di interesse, che ha visto l’Euribor scendere addirittura in territorio negativo.
Fino agli inizi del 2015 nessuna banca prevedeva che l’Euribor sarebbe sceso sotto zero e dunque non c’era motivo di fissare un tasso minimo nel contratto di mutuo. Ma quando i tassi si sono avvicinati alla soglia negativa, vari istituti hanno deciso di inserire la cosiddetta clausola Floor a garanzia che gli interessi pagati dal mutuatario non fossero mai più bassi dello spread pattuito nel contratto.
La clausola Floor nei mutui è legittima?
Alcune associazioni dei consumatori considerano la clausola Floor vessatoria, poiché crea uno squilibro dei diritti e degli obblighi del mutuatario.
Chi ha un mutuo a tasso variabile con il tasso minimo oggi non beneficia dell’Euribor negativo e paga la stessa rata anche quanto i tassi scendono.
La giurisprudenza, tuttavia, considera legittima la clausola Floor se specificata nel contratto in modo chiaro e trasparente e approvata per iscritto dal mutuatario.
Per i nuovi contratti di mutuo a tasso variabile, dunque, bisogna prestare attenzione all’eventuale inserimento della clausola Floor. Come detto, la clausola è legittima purché pubblicizzata e spiegata chiaramente al mutuatario.
Può essere utile sapere che la clausola contrapposta all’opzione Floor è la clausola Cap, che prevede un tasso massimo oltre il quale la rata del mutuo non può salire, a garanzia, questa volta del mutuatario, stabilendo un tetto dell’importo da rimborsare.
Sui contratti già stipulati, l’illegittimità sussiste quando su un mutuo a tasso variabile in corso una banca applica la clausola Floor anche quando non è prevista nel contratto.
Negli anni passati, molte banche, erroneamente, hanno considerano l’Euribor pari a zero anche quando il tasso di riferimento era negativo.
La brutta notizia è stata che il cliente si è trovato a pagare una rata di mutuo più alta, illegittimamente. In questo caso, per chi non lo avesse ancora fatto, è possibile chiedere un rimborso della somma pagata e non dovuta.